momenti
Poesie di Giuseppe Demetrio Leonardo Marra
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U celu, u mari,a terra,
l’omini boni e l’omini tinti
i criasti tu,
i mammi chi crisciunu i fighhi
nti l’amuri toi, i criasti tu.
Eu non sacciu si sugnu cridenti
Ma a ttia mi rivugia, ora non
Mi ricordu mpi quali malattia,
na promessa ti fici
chiddha chi forsi non mantinni mai.
L’omini sbaliunu e tu i pirduni
Comu sugnu sicuru chi pirdunasti a mia,
ma rintra i mia ancora non capiscia
u to vuliri, pirchi e nucenti tu i fai suffriri,
non annu curpa a l’occhi mei,
forsi pirchi eu non canusciu u disegnu toi,
ma armenu facci finiri u so caminu
nta gioa e senza duliri,
duluri chi già patiru quando mammi diventaru,
si a gioia sintiru, senza rimpiantu pu duluri chi patiru,
a vita ai fighhi dedicaru sagrificadu a vita soi
senza rimpiagiri mai,
ora tu dacci o to amuri senza pena e senza duluri
Vorrei scrivere quello che non ho detto, vorrei scrivere colorando questo scritto, ma le parole hanno
dei sentieri che corrono vicino al cuore,gli arbusti rotolano trascinati dai pensieri e soffocano, le domande, sono le piogge che non penetrano ma scivolano via senza irrigare lasciando morire gli ultimi germogli che stavano nascendo dentro di noi.
Quello che crediamo ha un senso se il credo è il sublimare la luce degli sguardi che lacerano il buio,
se il respiro è il respiro del cuore, se è la leggera brezza che lascia il profumo di primavera dentro le parole.
I giorni mancheranno al nostro tempo e cadono come le foglie d’autunno e quando sarà inverno non ci saranno focolari ma gelidi lastre a coprirci.
Dove finiranno i nostri pensieri ? si disperderanno nel tempo che verrà o saranno solo dei ricordi che si sbiadiranno nella tela del buio infinito.
Ecco le parole quelle che non diremo mai quelle che saranno solo pensieri pensate e mai portate al suono della voce.
Ho capito, che ogni istante nel pronunciare una parola è stato un istante che ho tolto alla mia vita perché anche le parole hanno un senso se vengono ascoltate con la libertà, se vengono imprigionati i pensieri è inutile dire le parole perché verranno perse nel vento.
Quando pensi elaborando un discorso hai dato energia ,emozione alla tua mente e a volte percorrendo i ricordi per dare un senso a quello che dirai, ai aperto un libro che tenevi chiuso nei meandri della tua mente, ai lasciato entrare la luce ed acceso lo schermo per riviere un istante o una vita vissuta.
Quanto conta la tua esperienza? Niente, niente dì fronte hai sordi e hai ciechi che non sentono e non vedono il passare del tempo, il giorno che è sempre meno giorno e le primavere che hanno meno fiori per colorare i tuoi occhi o il sole che ti riscalda sempre meno e tu che sei sempre più solo in questa strada che non conosci più.
Le strade che abbiamo percorso piene di tentazioni che deviavano il pensiero, li abbiamo scartati e mi domando s’è stato giusto o bisognava rischiare ed essere anche noi o morti o ricchi, il tempo che fu non potrà mai essere un rimpianto ma è servito a pensare è servito a farci capire che solo una vita può essere vissuta per tutti i giorni che ci hanno assegnato.
Oggi, cammino dentro i ricordi e vedo quello che non riuscivo a capire quando ero un bambino, vedo, gli attimi di situazioni e cose che per la mente di un bambino erano normale perché il gioco era tutto il pensare , ripercorrendo il mio tempo mi sono ritrovato in strada ed anche se la timidezza mi apparteneva mi sono adeguato a quella vita, ho calpestato il pudore ed ho camminato scalzo nelle strade del mio piccolo mondo pieno d’insidie ed ho scoperto quanto era misera la vita che passava senza contare i giorni, il profumo della miseria era nell’aria e imprigionava la mente che non creava domani ma scalfiva l’anima, ricordi di quel tempo vissuti in questo tempo creano dentro di noi un rammarico infinito.
Mentre i giorni, gli anni passavano e dentro di me crescevano le battaglie adolescenziali, io perdevo il nutrimento della mente lasciandomi andare nel cercare il denaro che spendevo in niente, il niente che non realizzava niente, percorrendo le amicizie quelle amicizie di gioventù che con gli anni si sono assopiti oppure sbiadite nelle pagine del tempo , mi domando quale valore hanno avuto nella vita e se erano sinceri, nel ricordare fatti, episodi mi accorgo che quelle amicizie erano solo un’insieme di fattori dovuti al vivere la stessa vita, la stessa ignoranza la stessa strada, ogni tanto incontro qualcuno di questi amici e mi accorgo che oggi non abbiamo niente di quei ricordi che ci accomunavano nelle scorribande giovanili e guardando i luoghi dove bruciavamo il nostro tempo mi accorgo che non è rimasto niente dove puoi portare i ricordi, sono scomparsi le persone, gli spazi che ti conoscevano, sono cresciuti altre persone e stanno diventando anziani in un luogo che non gli appartiene.
Quando pensi a chi appartieni , tu appartieni a te stesso la tua mente è tua, il tuo pensiero appartiene a te e solo tu puoi determinarti nel come vivere la tua vita.
Non importa
non sarà domani il giorno che splenderà
Il sole, non sarà domani che raccoglierò
le briciole rimaste del cuore,
perché non sarò io a chiedermi se
banchettavo con l’anima, o di te
resterà soltanto la menzogna
nascosta nella tua falsa onestà.
Ti domanderai mai che ne è stata
della tua vita di bugie nascoste e
pensieri lussuriosi?
i falsi sorrisi che irradiavano il tuo viso
nascondendo l’ipocrisia del tradimento.
L’anima non puoi nasconderla a gli occhi
che sanno guardare,
non c’è un attimo che la tua anima
ha amato non c’è un briciolo
di rimpianto ma una fredda e squallida
bugia.
Quante parole hanno riempito i giorni,
il tepore di un lustro
ha fiorito le primavere
prima che un gelido vento
spazzasse via le briciole rimaste
della vita.
Gli occhi che guardavano dentro
erano freddi e gelavano
I rivoli del cuore
all’orizzonte cupi nubi soffocavano
il cielo e lame tagliavano il giorno
che moriva nel buio di un ultimo respiro.